[CORALLIUM]

è un progetto che si sviluppa dall’intuizione poetica dell’artista durante una esplorazione: passeggiando tra mura affrescate, decadenti e consumate dal tempo, egli si lascia avvolgere da una sensazione che lo trasporta negli abissi oceanici. L’immersione metaforica negli oceani lo conduce a contemplare i loro tesori nascosti, avvolti nel silenzio profondo e vibrante delle profondità marine. I colori vividi del passato, ormai sbiaditi e segnati dall’incedere del tempo, diventano un eco visivo che accompagna l’intera riflessione creativa. I coralli, protagonisti simbolici di questa indagine, sono celebrati come gioielli dei mari, con le loro tonalità sgargianti e vive, custoditi e protetti dalle ombre oceaniche. La loro bellezza fragile, tanto ammirata quanto sfruttata dall’uomo, diviene metafora della caducità e del valore degli edifici antichi, logorati dal tempo ma altrettanto preziosi e degni di rispetto. È proprio in questa analogia tra il mondo sottomarino e quello terrestre che l’artista costruisce il suo dialogo visivo: i “coralli di terra” rappresentano tesori nascosti, opere architettoniche di rara bellezza, visibili a tutti ma realmente osservate e apprezzate solo da pochi. Catturate nell’eternità di uno scatto, queste testimonianze diventano il fulcro di una mostra composta da venti opere, ognuna delle quali porta il nome e il colore di un corallo, culminando in un’opera finale che rappresenta la morte del corallo. il bianco immutabile, simbolo di una bellezza irrimediabilmente perduta. Con questa mostra, l’artista invita lo spettatore a riflettere su temi urgenti come il cambiamento climatico e l’impatto distruttivo dell’uomo sulla natura. L’innalzamento delle temperature oceaniche, infatti, minaccia le barriere coralline, cancellando lentamente la meraviglia e la vitalità di questi ecosistemi. Corallium non è solo una celebrazione estetica, ma un monito che richiama l’attenzione sul delicato equilibrio tra l’uomo, il tempo e la natura, sollecitando una consapevolezza nuova e necessaria. ENGLISH : CORALLIUM is a project born from the poetic intuition of the artist during an exploration: while walking among frescoed walls, decayed and worn by time, he allows himself to be enveloped by a sensation that transports him into the ocean depths. This metaphorical dive into the oceans leads him to contemplate their hidden treasures, wrapped in the deep, vibrant silence of the marine abyss. The vivid colors of the past, now faded and marked by the passage of time, become a visual echo accompanying the entire creative reflection. Corals, symbolic protagonists of this investigation, are celebrated as the jewels of the seas, with their vivid, radiant hues, protected and preserved within the ocean’s shadows. Their fragile beauty, both admired and exploited by mankind, becomes a metaphor for the transience and value of ancient buildings, worn down by time yet equally precious and deserving of respect. It is within this analogy between the underwater and terrestrial worlds that the artist constructs his visual dialogue: the “land corals” represent hidden treasures, architectural works of rare beauty, visible to all but truly observed and appreciated by only a few. Captured in the eternity of a single shot, these testaments become the focal point of an exhibition consisting of twenty works, each named after and inspired by the color of a coral, culminating in a final piece that represents the death of coral: an immutable white, symbolizing an irretrievably lost beauty. With this exhibition, the artist invites the viewer to reflect on urgent issues such as climate change and humanity’s destructive impact on nature. Rising ocean temperatures threaten coral reefs, slowly erasing the wonder and vitality of these ecosystems. Corallium is not merely an aesthetic celebration but a warning, drawing attention to the delicate balance between humanity, time, and nature, urging a newfound and necessary awareness.